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(A)narchia, cosa intendete per anarchia?

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Sid_Cobain
view post Posted on 14/7/2011, 11:04




c'è chi intende assenza di regole, chi pace, chi caos...voi cosa intendete?
 
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)##LivingDeadSoul##(
view post Posted on 28/10/2011, 23:06




Anarchia.
Dal greco a-privativo,archìa-governo; letteralmente "senza governo."
Ciò non è da confondere con l'acrazia (a-privativoe -kpatìa come regno, dominazione), che è ben altra storia, dove l'acrazia pone la sostituzione del potere nel significato assoluto al proprio ordine volontario.
Partendo da un preciso presupposto storico, politico e del significato, l'Anarchia non è caos nè anomia.
L'Anarchia è "l'ordine senza il potere", come diceva Proudhon.
Riporto, come di mio solito, il discorso più celebre e d'impatto del curioso Pierre Joseph.

« "Sei un repubblicano?"
"Repubblicano [...] sì. Ma non significa nulla. Res publica, la cosa pubblica. Chiunque si interessi alla cosa pubblica può definirsi repubblicano. Anche i re sono repubblicani."
"Bene! Quindi sei un democratico?"
"No."
"Cosa? Forse un monarchico?"
"No."
"Costituzionalista?"
"Dio non voglia!"
"Vorresti una forma di governo mista?"
"Meno che mai..."
"E allora cosa sei?"
"Un anarchico..."
"Ah, [...] capisco. Sei ironico."

"Assolutamente no. Ti sto dando la mia seria e ponderata professione di fede. Sebbene un fervente sostenitore dell'ordine, io sono - nel più forte significato del termine - un anarchico." »


"L'anarchia è una forma di governo o di costituzione nella quale la coscienza pubblica e privata, formata dallo sviluppo della scienza e del diritto, basta da sola a mantenere l'ordine ed a garantire tutte le libertà."
Spesso, di voce in voce e di secolo in secolo, si è prettamente mistificato e confuso il concetto di anarchia da puro caosa idealismo, da totale mancanza di regole (il classico luogo comune "faccio quello che voglio") a utopia.
L'Anarchia è un'utopia.
Una parola in alto, disposta sullo scaffale che richiede di alzarsi sulle punte per vederne la sommità.
Una parola al neon, un neon bianco che inietta il dubbio solo ad essere sfiorato con i polpastrelli.
Cos'è un utopia?
Facciamo nuovamente appello al greco, dove "oy"è "non" e "tòpos" è "luogo.
Un'utopia è un qualcosa che non è in nessun luogo.
Solitamente viene attribuita questa definizione a suddetto vocabolo.
Adesso,tuttavia, mi trovo a pensare tra le righe di qualche palese esempio.
D'altri tempi l'abolizione della schiavitù in certi Paesi era considerata utopia.
Oggi, negli stessi Paesi sopracitati, la schiavitù è totalmente illegale.
Posto questo fatto, un'utopia è un qualcosa che non è in nessun posto al momento.
Al momento.
Non è pensabile su questa Terra.
Al momento.
Speranza.
La vuoi la speranza? Chi non vuole la speranza?
La speranza c'è. Chi dice che non c'è?
Mentre i tuoi compagni a quindici anni si facevano la carta d'identità dopo due ore di parrucchiere e pensavano già al voto per i diociotto anni, al partito, alla democrazia.
La speranza c'è. Lo prenderesti a pugni nello stomaco, nella tua mente, lo stronzo che dice che non c'è; il cinico che annuncia ai bambini che Babbo Natale non esiste, prima della vigilia.
Ma non siamo bambini.
Non sappiamo più fare come i bambini, che non si curano del colore della pelle, degli occhiali o del grembiulino sporco se sai giocare a nascondino.
Sai giocare?
Non hai paura di diventare pazzo solo a pensarla, quest'anarchia, di diventare pazzo?
Al pensiero che l'Uomo non uccide l'Uomo nonperchè gli è imposto, ma perchè egli è regolato da principi etici eugualitari.
E il liberalismo, dove lo metti il liberalismo?
Tutte le correnti anarchice sono socialiste...
Sono socialiste?
Non vedi l'ora di sostituire lo Stato, di darlo indietro al produttore, un articolo difettoso.
Soddisfatti o rimborsati.
Che succede se parto dal presupposto che io sono lo Stato, tu sei lo Stato, il mio mediocre medico di fiducia è lo Stato e il mio detestabile vicino di casa, il parroco della chiesetta all'angolo e l'operaio degli ottocento euro alla fine del mese è lo Stato.
Dovendo sostituire tutte le mie leggi e le mie auto-imposizioni, chi non pensa mai "pace e libertà per ognuno?"
E se arrivasse un nuovo tipo di ignorante, proveniente da nessuna etica morale o sociale.
Se arrivasse nel vero significato della parola, colui che è privo di etica (e pur sempre un ignorante), non hai paura di diventare pazzo solo a pensarlo?

Noi inventiamo le parole.
Inventiamo nomi per le parole.
Anzi, inventiamo nomi.
Che diventano parole.
Amiamo usare le parole.
Siamo orgogliosissimi delle nostre parole.
A volte, tuttavia, facciamo parole di cui noi stessi siamo all'oscuro.
Parole che finiscono esse stesse per dare un nome ai nostri limiti.

Edited by )##LivingDeadSoul##( - 3/11/2011, 23:19
 
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Skybreaker
view post Posted on 1/11/2011, 18:36




o rly
 
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)##LivingDeadSoul##(
view post Posted on 3/11/2011, 23:20




CITAZIONE (Skybreaker @ 1/11/2011, 18:36) 
o rly

What?
 
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3 replies since 14/7/2011, 11:04   131 views
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